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Chi avrebbe mai pensato che un plettro potesse cambiare il destino di una jam session? Ricordo ancora la prima volta che ho sostituito il classico plettro di plastica con qualcosa di più insolito: il risultato mi ha spiazzato, sia per il suono che per quella sensazione nuova sotto le dita. In questo post ti racconto le mie impressioni con i plettri artigianali Wambooka – dal fascino dei materiali naturali all’ergonomia quasi futuristica. Preparatevi, la differenza non è solo questione di orecchio…
Quando cambi il plettro, cambia tutto: la sorpresa del primo impatto
Passare da un plettro in plastica a un plettro artigianale come quelli di Wambooka non è solo una questione estetica. Il suono cambia davvero, anche per chi non ha l’orecchio allenato. Personalmente, sono rimasto sorpreso da come alcuni riff sembrassero completamente nuovi solo cambiando plettro.
I Wambooka picks sono realizzati con materiali naturali come corno, osso, cocco, legno e persino amazonite. La cura artigianale italiana si vede subito: la serie 5 SENSI, ad esempio, arriva in una scatola di legno elegante, con ogni plettro ben alloggiato. Ma la vera differenza si sente e si tocca. L’ergonomia del plettro è studiata per adattarsi alla mano, offrendo una presa più solida e sicura. Questo cambia il modo di suonare, rendendo il controllo più preciso e la sensazione più naturale.
A volte sottovalutiamo quanto la scelta del plettro possa influire sul nostro suono. Eppure, ricerca e prove reali mostrano che materiali e spessori diversi modificano radicalmente il timbro e la comodità di esecuzione.
Questione di materiali: dal corno all’amazonite, che suono vuoi?
Quando si parla di materiali dei plettri, la differenza non è solo timbrica, ma anche di sensazione sotto le dita. Ho provato diversi plettri artigianali Wambooka, cambiando solo il materiale e mantenendo volume e tecnica identici. L’osso bianco offre un attacco brillante, sustain e una definizione delle note quasi chirurgica: perfetto per chi cerca precisione e nitidezza. Passando al corno nero, il suono si scalda, con medi ricchi e una brillantezza che lo rende ideale per plettri jazz rock e blues. Il corno chiaro, invece, mantiene la definizione ma aggiunge un attacco più percussivo, ottimo per groove ritmici.
Il legno arricchisce le frequenze basse, regalando un timbro rotondo, perfetto per arpeggi e strumming sia su elettrica che acustica. Il plettro in cocco ad esempio, ha una risposta unica:
Il plettro in cocco ha una risposta unica con un suono bilanciato che funziona bene in molti contesti senza però essere troppo aggressivo.
Il cocco offre equilibrio tra alte, medie e basse, mentre l’amazonite – vera pietra rara – spinge su bassi e volume, risultando anche un oggetto di design. Ogni materiale, lavorato artigianalmente, cambia davvero il suono plettro e la durata, offrendo un’esperienza personalizzata e superiore rispetto ai plettri standard.
Forma, ergonomia, sensibilità: quando il plettro diventa parte della mano
Quando si parla di ergonomia e personalizzazione del plettro, la differenza si sente davvero sotto le dita. Ho provato le principali serie di plettri artigianali Wambooka e ogni modello sembra pensato per diventare un’estensione naturale della mano. La serie 5 SENSI colpisce subito: doppia impronta anatomica, punta a farfalla e uno spessore importante che regala controllo totale e un suono plettro più pieno. Nonostante lo spessore, la distanza tra le dita è di soli 0,7 mm, quindi la sensibilità resta altissima.
La serie Flat invece ha una forma tradizionale, piatta e molto rigida, perfetta per la chitarra acustica. La morbidezza qui la dà solo la mano. La serie Trilogy è un compromesso tra jazz e rock: lato piatto, lato con impronta, ideale per chi cerca versatilità. E poi c’è l’Amazonite, una pietra rara con impronta anatomica e una precisione jazzistica rara.
Questi plettri artigianali sono progettati per adattarsi all’anatomia delle dita, riducendo il rischio di caduta e aumentando la libertà nell’esecuzione.
La presa rimane molto solida grazie proprio all’impronta anatomica che si adatta alla posizione naturale delle dita.
La vera differenza: è solo questione di costo? (Spoiler: no)
Quando si parla di differenza tra modelli standard e plettri artigianali come i plettri Wambooka, la prima cosa che salta all’occhio è il prezzo. Sì, costano circa dieci volte di più rispetto ai classici plettri in plastica: la Serie 5 SENSI e la Serie FLAT (5 plettri ciascuna) costa 49€, la Serie Trilogy (3 plettri) costa 33€, mente il singolo Plettro in pietra di Amazonite viene 39€. Ma la durata dei plettri artigianali è davvero superiore: parliamo di mesi, non giorni. Alcuni, soprattutto quelli in pietra dura, sembrano quasi eterni.
La vera differenza però non è solo economica. La qualità si sente subito: ogni materiale cambia il suono e la dinamica. Il corno dà un attacco più percussivo, il legno arricchisce le basse, l’amazonite aumenta volume e profondità. Non è solo una questione di moda o di collezionismo: il feeling e la risposta sono diversi, quasi come cambiare pickup o pedale.
Dopo tutte queste prove posso dirvi con certezza che la differenza tra un plettro standard e un Wambooka è nell’esperienza complessiva.
Insomma, investire in un plettro artigianale cambia davvero il modo di suonare. E no, non è solo una questione di prezzo.
Se il plettro fosse un ciondolo: analogie folli e mini-sfide creative
A volte mi chiedo: la personalizzazione del plettro può andare oltre il suono plettro? Prendiamo l’amazonite: troppo bella per essere solo un plettro. Ragazzi questo petto è talmente bello che io ci farei anche un bel ciondolo. La butto lì. Non è solo una battuta: l’aspetto di certi plettri artigianali ispira davvero nuove sperimentazioni, anche fuori dal contesto musicale.
Alla fine, quello che davvero conta è come ti senti con la tua chitarra. Il plettro è spesso visto come un dettaglio minore, in realtà influenza profondamente ogni nota e ogni vibrazione. Dopo aver provato i plettri artigianali Wambooka, posso dire che la mia percezione dello strumento è cambiata: ho riscoperto il piacere di suonare, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per la sensazione al tatto e per il suono unico che riesco a ottenere.
La ricerca mostra che l’impatto del plettro sul suono e sullo stile è determinante quanto quello di un buon pedale o di un pick-up di qualità. E, come ho sperimentato, la durata dei plettri artigianali è spesso superiore rispetto ai classici plettri in plastica. Quindi se state cercando di migliorare il vostro suono, un pletto artigionale può fare la differenza quanto un pedale o un pick-up di qualità e la promessa di Wambooka è proprio questa, trasformare il vostro modo di suonare.
Non c’è una regola universale: ognuno trova la propria strada tra forma, materiale e sensibilità. Se ci tieni davvero al suono e stile, prova: magari il tuo sound firma ti aspetta dietro un semplice cambio di plettro. Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti!
TL;DR: Morale della favola: un plettro Wambooka non è un dettaglio trascurabile. Tra sensazione e suono, la differenza si sente davvero. Costa di più, ma trasforma la performance. Provare per credere.